“VIAGGIO SENTIMENTALE” DI MELITTA BOTTEGHELLI – CON DISEGNI DI BRUNO CHERSICLA
Bruno Chersicla: il viaggio
Estate 1986: comincia da Milano il viaggio dell’artista Bruno Chersicla, prima tappa a Lampedusa e poi via verso il nord Europa.
Zurigo, Amburgo, Copenhagen, Kassel… Una città dopo l’altra, Bruno e il suo amico F. incontrano galleristi, fotografi, artisti, amici di vecchia data, alla ricerca dell’identità misteriosa di un tale Léon, conosciuto anni prima.
Ogni tappa è un tassello in più nella loro ricerca, un pretesto per riflettere sullo stato dell’arte, sui grandi protagonisti e sulla fama (a volte meritata, altre meno).
Un viaggio tra immaginario e vissuto: Melitta Botteghelli
Appunti di viaggio, cartoline, disegni, schizzi: Melitta Botteghelli, compagna di Bruno Chersicla, è partita dalle carte dell’artista per riscrivere un viaggio tra l’immaginario e il vissuto. Pensato col cuore e con la testa, “senti-mentale” appunto.
Le illustrazioni di Bruno punteggiano il testo di Melitta. Il tratto è essenziale, efficace: linee marcate e poche campiture di colore fanno vivere nelle sue cartoline città intere.
Un diario di viaggio nato dall’incontro di più persone
Un diario di viaggio che nasce dall’incrocio tra passioni comuni e professioni diverse, sia al di qua che al di là della pagina scritta. Ad aver reso possibile questo libro, infatti, è stato l’incontro di più persone.
In primis Bruno Chersicla (1937 – 2013), scultore, pittore, grafico, musicista triestino, e la sua compagna Melitta Boteghelli, triestina, divenuta lombarda d’adozione, insegnante e curatrice di mostre in Italia e all’estero.
E poi l’aiuto di Piero Franz (chimico friulano) il cui rigore scientifico ha contribuito alla sezione “Chi è chi?” che chiude il libro (utile compendio che raccoglie nomi di artisti, movimenti, periodici e luoghi d’arte citati nel testo).
Infine, Piergiorgio Mandelli, anatomopatologo comasco, appassionato di arte, conoscitore e amico di artisti, per i quali ha curato mostre e pubblicazioni. Sua la prefazione, in cui ripercorre con affetto la genesi di questo viaggio misto di “realtà e invenzione”.