I passaporti dei Promessi Sposi: Lucia Mondella, “volevo fare una vita tranquilla”
Una lettura diversa del capolavoro del Manzoni, che comincia attraverso le “vere’ generalità dei suoi protagonisti. Ed ecco Lucia Mondella che attraverso la foto del passaporto ci fissa, ci parla di lei, della sua vita, dei suoi pensieri più nascosti.
I Promessi Sposi
I Promessi Sposi sono il primo romanzo della letteratura italiana. Un lavoro di ben ventuno anni servì a Manzoni per terminare il suo capolavoro. Questo romanzo non è solo un’opera nata per il diletto, ma la ricerca di un pubblico ampio che mostrasse interesse a comprendere le radici del proprio passato e a trarne un insegnamento riguardo al problema del dolore nella propria esistenza.
I passaporti dei Promessi Sposi
“I passaporti dei Promessi Sposi” dal 15 ottobre al 7 novembre alla Torre Viscontea di Lecco, i personaggi dei Promessi Sposi assumono un volto, una vita, una storia da raccontare.
Paolo Vallara ha voluto creare un progetto “per chi dei Promessi Sposi ha soltanto sentito parlare”, ma anche chi i Promessi Sposi li legge una volta all’anno e finalmente ha l’opportunità di incontrare i personaggi in carne e ossa, quotidiani, vivi, con le loro passioni e i loro pensieri inconfessabili.
I personaggi: Lucia Mondella
Dodici passaporti: dodici anime, dodici volti, dodici video e voci di persone (o personaggi) che raccontano il romanzo, che squarciano la finzione romanzesca e il linguaggio letterario.Professione
Operaia di filanda
Nata a
Acquate
Il
5 aprile 1610
Statura
1,65Occhi
Neri
Capelli
Neri
Domiciliata a
Lecco
Segni particolari
Una bellezza modesta
Lucia Mondella
E chi l’avrebbe detto! Io, che volevo fare una vita tranquilla, invece, senza volerlo, ho creato un gran putiferio. E così, mi hanno immortalato in un romanzo: mi amano, mi odiano, le donne, in particolare. Ma io a chi altro dovrei chiedere aiuto?