QUATER PASS A MILAN: IL CATALOGO DEI MURI LIBERI
Conoscere una città significa scoprire e percepire la cultura che la forma e trasforma. Non parlo dei musei e dei palazzi antichi, ma dell’arte di strada.
La scena della street art milanese è sicuramente in crescita, anche grazie al recente sportello aperto per accompagnare il percorso di writers talentuosi, e ci sono meraviglie in diversi quartieri della città.
Pronti ad una visita guidata nel grande museo a cielo aperto della street art a Milano?
Street art a Milano con Blu e Orticanoodles
Iniziamo la passeggiata in via Conchetta, vicino al Naviglio Pavese, dove si trovano le opere di Blu e Orticanoodles.
Blu, artista misterioso di Senigallia, inizia la sua produzione artistica a Bologna. L’unica cosa certa che conosciamo di lui è la volontà di mantenersi distante dai luoghi chiusi e istituzionali. Infatti nel 2016 cancella tutte le sue opere realizzate a Bologna perché il Comune aveva deciso di prelevare alcuni disegni per esporli in una mostra a Palazzo Pepoli.
A Milano realizza un’opera sulla facciata di Cox 18 nei giorni in cui veniva sgomberato. Il centro, che resiste ancora, ospita al suo interno opere di writers che hanno voluto lasciare il segno.
Poco più in là un enorme cuore pulsante in una costellazione accoglie tutti gli strumenti del mondo. È un’opera realizzata dagli Orticanoodles con una particolarità: l’utilizzo di vernici fluorescenti che rendono l’opera fruibile anche di notte.
La street art di Millo
In via Morosini, sulle facciate di due palazzi che costeggiano il Giardino delle Culture, troviamo Love Seeker di Millo. Tra gli edifici bianchi e neri disegnati dall’artista, notiamo due enormi cuori rossi. Le due opere ricordano che la bellezza può essere trovata ovunque, anche nella periferia di Milano.
Tra Palestro e il Duomo? Blu, Ericailcane e Bartocci
Ci troviamo al PAC (Padiglione d’Arte Contemporanea) vicino a Porta Venezia. Possiamo osservare l’atrio e vedere raffigurato un girone infernale ordinato e popolato da uomini e animali che adorano una montagna bianca al centro. Il disegno raffigura ciò che definiscono “l’oro bianco della città”: la cocaina. L’opera si intitola “Animal Factory” da una citazione di Orwell e viene simbolicamente usato solo il bianco.
Dopo aver girovagato a lungo per le vie di Milano, una tappa rigenerante è d’obbligo. Ci fermiamo dunque allo Zen Zero Caffè, in via Festa del Perdono. Un locale ecologico, realizzato su misura del proprietario Zain Dar che doveva poter lavorare dalla sua sedia a rotelle senza fare acrobazia e muovendosi liberamente. Le pareti e il soffitto sono poi state abbellite dalle opere di Bartocci, artista attivo a Milano le cui opere, alcune nascoste e altre meno, sono una sorta di caccia al tesoro.
Walls Are Love’s Limits: street art a CityLife
Eron ha realizzato mille metri quadri di immagini di forte significato. L’opera serve a far riflettere su tutti i muri sbagliati che la società ha eretto nel corso della storia. Tra due anni l’opera verrà demolita, per volontà dell’artista.Questi sono alcune delle opere di street art a Milano. Ti piace la corrente artistica? Acquista il volume “Graffitismo & Street Art“!