Technoprobe: l’azienda dei sogni con il cuore in Brianza
È il secondo produttore mondiale di probe card, vanta undici sedi tra Europa, Asia e Stati Uniti, ma il quartier generale di Technoprobe rimane a Cernusco Lombardone, dove tutto ha avuto inizio nel 1995.
Le imprese con più appeal? Quelle dell’hi-tech
Oggi le imprese con più appeal sono quelle dell’hi-tech, ciò che sorprende è che uno dei player più intraprendenti ha sede nella Brianza lecchese. Non c’è smartphone sul pianeta che non contengo un pezzetto di intelligenza brianzola.
Ai vertici di Technoprobe
Alla guida dell’azienda Giuseppe Crippa, fondatore e presidente, e i figli Roberto e Cristiano. Il Ceo del Gruppo è Stefano Felici, che risiede in California.
Intervista a Roberto Crippa di Technoprobe
Qual è stata la genesi di Technoprobe?
L’idea si è sviluppata nel garage di casa 26 anni fa. Mio padre è l’inventore della scheda che ha dato il via alla nostra impresa.
Ci racconta in modo semplice in cosa consiste la vostra scheda miracolosa?
Progettiamo, sviluppiamo e produciamo probe card, usate per testare il funzionamento dei chip. Oggi qualsiasi oggetto è sempre più smart, interagisce con il mondo circostante.
Undici sedi nel mondo e un fatturato esplosivo. La ricetta?
Reinvestiamo tutte le risorse nell’azienda, proteggiamo con cura i brevetti e cerchiamo di sviluppare prodotti più evoluti rispetto alla concorrenza.
A inizio 2021 siete entrati nella lista degli All Stars dell’industria dei semiconduttori. Possiamo dire che il vostro è il classico sogno americano in versione brianzola?
Si può sognare ovunque, si possono fare cose bellissimi anche in Italia, magari portando da noi le migliori esperienze internazionali.
Occhi aperti sul mondo ma forte radicamento sul territorio. Infatti, avete messo a disposizione un padiglione per le somministrazioni del vaccino, com’è nata l’idea?
Avevamo appena terminato di costruire un nuovo immobile per potenziare la sede lecchese, così lo abbiamo messo a disposizione. Nonostante la pandemia, il 2020 è stato un buon anno per Technoprobe, quindi ci è sembrato giusto offrire il nostro contributo.
Com’è andata?
Le difficoltà non sono mancate, però ogni cosa ha funzionato grazie alla cooperazione di tutti i soggetti coinvolti.
Guarda al domani con ottimismo?
Sì, la vedo proprio bene. Adesso siamo in discesa ed è giusto essere fiduciosi. Dopo la metà di ottobre il padiglione potrà ospitare gli uffici e i laboratori della nostra azienda.