Additional information
autore | Paolo Marino Cattorini |
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formato | 125 x 195 mm |
isbn | 978-88-7511-425-1 |
pagine | 96 |
14,25€
Un altare e un ambone come sculture contemporanee poste in una basilica ottocentesca da poco restaurata.
Questo volume traccia un’analisi etico-filosofica della riqualificazione della Basilica di Santa Maria Assunta in Gallarate e in particolare delle opere dell’artista e scultore Claudio Parmiggiani, installate nell’area presbiteriale.
Sin dall’ingresso nello spazio sacro, il credente/fruitore coglie alcune verità rilevanti sia dal punto di vista di un’estetica teologica sia da quello di una comprensione critico-artistica. Si tratta in primo luogo della dimensione trinitaria dell’opera: a un Dio innominabile, che promette di attrarre a sé uomini di tutte le nazioni, si legano l’icona di un Figlio, che riscatta nel sacrificio i volti di chi ha patito violenza, e il soffio di uno Spirito senza volto, che parla attraverso le scritture.
In secondo luogo, la celebrazione liturgica e l’amministrazione dei sacramenti vengono accostate alla fruizione dell’opera d’arte, in cui si sperimentano segni efficaci di una verità, che esige un atto di fiducia e obbedienza all’opera.
Terzo elemento è il confronto interdisciplinare richiesto tra scultura, restauro dell’edificio ed esigenze liturgiche. Da questo intreccio emergono componenti etiche di cura (del costruito, dell’opera, del vissuto di fede), che contestano duramente la reificazione dei corpi, la mercificazione dell’arte e la spettacolarizzazione della cultura.
Infine vengono evidenziate le eloquenti dimensioni tragiche (nel senso di Nietzsche) del rifacimento presbiteriale, in cui la scultura contemporanea “urla” sotto lo scacco ingiustificabile del male, dando voce a una protesta che l’impianto neoclassico dissimulava sotto l’ordinata, prevedibile e armonica gestione degli spazi.
autore | Paolo Marino Cattorini |
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formato | 125 x 195 mm |
isbn | 978-88-7511-425-1 |
pagine | 96 |